La portata di alcune sfide che i care leavers si trovano ad affrontare all’uscita dalla comunità o da una famiglia affidataria era nota all’avvio della sperimentazione, tra queste particolare il tema dell’abitare è caratterizzato da una forte complessità.
Le difficoltà
Nella prima e nella seconda Youth Conference Nazionali i ragazzi pongono l’attenzione alla dimensione abitativa ed in particolare le difficoltà riscontrate dai care leavers nell’accesso al mercato privato a causa dei costi alti degli affitti e della richiesta di garanzie e di caparre. Per far fronte a tale criticità e ai bisogni abitativi, i ragazzi e le ragazze chiedono alla Cabina di regia un ulteriore impegno nel sensibilizzare i territori affinché convochino dei tavoli dedicati e per l’inserimento nei bandi di edilizia pubblica di una quota di riserva per i Care Leavers.
Le Agenzie Sociali per la LOcazione (ASLO)
In relazione all’autonomia abitativa, per dare seguito alle osservazioni riportate dai ragazzi e dalle ragazze durante la prima YCN, il lavoro congiunto della Segreteria Generale dell’ANCI e del Direttore Generale della D.G. per la Lotta alla Povertà e per la Programmazione Sociale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha portato alla realizzazione di una nota congiunta indirizzata ai Sindaci degli Enti locali coinvolti nella Sperimentazione Care Leavers. La nota sollecita gli ambiti a coinvolgere nei tavoli locali soggetti ed organizzazioni in grado di elaborare risposte e proposte su tali questioni, segnala la possibilità di attivare le cd. Agenzie sociali per la locazione (ASLO) e quella di attivare delle risorse legate al “Fondo nazionale di sostegno per l’accesso alle abitazioni in locazione” e al “Fondo inquilini morosi incolpevoli”. In relazione agli ostacoli incontrati nell’individuare una soluzione per collocare la residenza anagrafica dei ragazzi in un luogo alternativo a quello della famiglia di origine, con la conseguente impossibilità di costituirsi come nucleo a sé ai fini Isee, la nota menziona la residenza fittizia come misura che temporaneamente può essere utile per i Care Leavers ed invita i Comuni ad attivarsi per garantire il diritto alla residenza anagrafica di questi ragazzi e di queste ragazze.
Il livello territoriale
A livello territoriale, alcuni ambiti ed alcune Regioni, si sono attivati sul tema dell’autonomia abitativa invitando, ai tavoli locali e regionali, referenti pubblici, privati, del terzo settore, dell’associazionismo al fine di mettere in rete le risorse esistenti o di pensarne di innovative e si sono attivate soluzioni al problema.
Buone pratiche: Child Garantee
Nel 2020 l’Italia è stata inserita tra i Paesi target per i quali la Commissione europea ha stabilito l’avvio della sperimentazione pilota del Child guarantee (Garanzia europea per l’infanzia finalizzata a prevenire e combattere l’esclusione sociale garantendo l’accesso dei minori bisognosi a servizi ritenuti fondamentali
Tra i destinatari delle azioni attivate vi sono anche i care leavers, in particolare coloro che sono coinvolti nella sperimentazione nazionale.